Patrimonio Documentario
Scheda Fondo
Denominazione Fondo: ATTI GOVERNATIVI E AMMINISTRATIVI
Avvertenze
Fin dal 1775 per ordine di S. M. il re Vittorio Amedeo III e per cura del reggente di toga nel Supremo Consiglio di Sardegna, don Pietro Sanna Lecca, fu intrapresa la pubblicazione in un sol corpo degli atti sovrani del governo sabaudo "Editti, pregoni ed altri provvedimenti emanati pel Regno di Sardegna dappoichè passò sotto la dominazione della Real Casa di Savoia sino all'anno 1774" . Tuttavia non tutti i provvedimenti furono compresi in essa raccolta, ma quelli soltanto che colla impronta della perpetuità tendevano a regolare il corso della giustizia, escludendone quindi quelli che, o perché revocati, aboliti o riformati intieramente con provvidenze posteriori, o perché speciali e diretti in favore od in odio di determinato numero e sorta di persona, e perciò semplici precetti o mandamenti anziché leggi; o perché provvisionali e temporanei adattati unicamente a diversi particolari emergenti e circostanze che più non sussistevano, od in fine, perché, non essendo muniti nella loro origine dei voluti requisiti per comparire in aspetto di legge perpetuamente obbligatoria non si ravvisavano neppur confermati da posteriori legittime provvidenze né tampoco avvalorati dalla osservanza (vedi Prefazione alla detta raccolta). Leggesi pur anco in detta Prefazione che il motivo di tale esclusione - sistema d'altra parte continuato nelle successive raccolte di tempo in tempo pubblicatesi - si fu " per schivare lo ingombro e confusione che produrrebbe il promiscuo ed indistinto ammasso di pregoni e provvedimenti di ogni genere, obbligatori e non obbligatori ed eziandio affinché la collezione non riuscisse di mole sì sterminata a sgomentare o comunque distornare le persone impiegate e distratte in altri gravi affari dall'imprendere la necessaria e lodevole fatica di rendersene appieno informate ed istrutte".
Pervenute a questo Archivio nel 1849 le carte tutte già appartenenti alla soppressa Segreteria di Stato, non meno che quelle del cessato Tribunale del Regio Patrimonio nel 1867, si rinvennero tra le medesime migliaia e migliaia di esemplari di tali provvedimenti, fra i quali una gran quantità di quelli esclusi dalle sopraddette collezioni.
Ond'é che riconosciutasi l'utilità di avere una raccolta la più possibilmente completa di pregoni e provvedimenti d'ogni genere pubblicatasi in Sardegna a cominciare dal 1720 sino agli ultimi rivolgimenti politici, si diè mano alla classificazione dei medesimi, alla compilazione del relativo Indice cronologico ed indi a questo altro Indice alfabetico analitico, ripartito in tutte quelle voci distinte di persona, di luogo, di impiego e, atte al più pronto rinvenimento dell'atto ricercato, ove del medesimo se ne ignorasse la data.
Dall'Archivio addì, 10 marzo1885, il sotto archivista. G. Pillito
Avvertenze
Fin dal 1775 per ordine di S. M. il re Vittorio Amedeo III e per cura del reggente di toga nel Supremo Consiglio di Sardegna, don Pietro Sanna Lecca, fu intrapresa la pubblicazione in un sol corpo degli atti sovrani del governo sabaudo "Editti, pregoni ed altri provvedimenti emanati pel Regno di Sardegna dappoichè passò sotto la dominazione della Real Casa di Savoia sino all'anno 1774" . Tuttavia non tutti i provvedimenti furono compresi in essa raccolta, ma quelli soltanto che colla impronta della perpetuità tendevano a regolare il corso della giustizia, escludendone quindi quelli che, o perché revocati, aboliti o riformati intieramente con provvidenze posteriori, o perché speciali e diretti in favore od in odio di determinato numero e sorta di persona, e perciò semplici precetti o mandamenti anziché leggi; o perché provvisionali e temporanei adattati unicamente a diversi particolari emergenti e circostanze che più non sussistevano, od in fine, perché, non essendo muniti nella loro origine dei voluti requisiti per comparire in aspetto di legge perpetuamente obbligatoria non si ravvisavano neppur confermati da posteriori legittime provvidenze né tampoco avvalorati dalla osservanza (vedi Prefazione alla detta raccolta). Leggesi pur anco in detta Prefazione che il motivo di tale esclusione - sistema d'altra parte continuato nelle successive raccolte di tempo in tempo pubblicatesi - si fu " per schivare lo ingombro e confusione che produrrebbe il promiscuo ed indistinto ammasso di pregoni e provvedimenti di ogni genere, obbligatori e non obbligatori ed eziandio affinché la collezione non riuscisse di mole sì sterminata a sgomentare o comunque distornare le persone impiegate e distratte in altri gravi affari dall'imprendere la necessaria e lodevole fatica di rendersene appieno informate ed istrutte".
Pervenute a questo Archivio nel 1849 le carte tutte già appartenenti alla soppressa Segreteria di Stato, non meno che quelle del cessato Tribunale del Regio Patrimonio nel 1867, si rinvennero tra le medesime migliaia e migliaia di esemplari di tali provvedimenti, fra i quali una gran quantità di quelli esclusi dalle sopraddette collezioni.
Ond'é che riconosciutasi l'utilità di avere una raccolta la più possibilmente completa di pregoni e provvedimenti d'ogni genere pubblicatasi in Sardegna a cominciare dal 1720 sino agli ultimi rivolgimenti politici, si diè mano alla classificazione dei medesimi, alla compilazione del relativo Indice cronologico ed indi a questo altro Indice alfabetico analitico, ripartito in tutte quelle voci distinte di persona, di luogo, di impiego e, atte al più pronto rinvenimento dell'atto ricercato, ove del medesimo se ne ignorasse la data.
Dall'Archivio addì, 10 marzo1885, il sotto archivista. G. Pillito
