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Patrimonio Documentario

Scheda Fondo

Nazione: IT   Archivio: ASCA


Fondo: TRIBUNALE - Cause Penali - Processi decisi - [F442781]
Denominazione Fondo: TRIBUNALE - Cause Penali - Processi decisi
Estremi cronologici: 1805-1909
Consistenza: 32426 unità
Strumenti di corredo: Inventario n. 61. inventario elettronico cause penali
Descrizione Fondo:

Fascicoli Processuali Penali (1811-1888)
L'insieme del materiale che attualmente appartiene, come serie omogenea di fascicoli processuali (ammontanti complessivamente a nn. 32.497), al fondo archivistico Tribunale di Cagliari, ente che ha provveduto al versamento nel 1915, abbraccia un arco cronologico amplissimo che ricopre quasi per intero il secolo XIX. I documenti in realtà sono la testimonianza dell'attività e delle funzioni esercitate dalle diverse curie giudicanti che hanno operato nel distretto territoriale del Capo di Cagliari.
> Ancora ai primi dell'Ottocento l'amministrazione della giustizia nel Regno di Sardegna, suddivisa principalmente tra curie regie e baronali, era affidata a livello locale, in prima istanza, ai maggiori o giurati, ai delegati e ai capitani di giustizia, con la presenza dei sostituti procuratori fiscali, esperti in diritto. In secondo grado di appello operava il supremo tribunale della Reale Udienza (1564-1847) a Cagliari e il tribunale della Reale Governazione a Sassari. Nel 1807 con regio editto del 4 maggio, per migliorare il corso della giustizia, furono istituite le Regie Prefetture e il territorio del Regno venne suddiviso in 15 province, 8 nel Capo di Cagliari (Cagliari, Oristano, Iglesias, Villacidro, Mandas, Tortolì, Lanusei e Sorgono) e 7 in quello di Sassari (Sassari, Alghero, Bosa, Tempio, Ozieri, Nuoro e Bono). Il prefetto che, per le sue attribuzioni di carattere anche politico ed economico, richiamava la figura dell'intendente sabaudo, doveva fungere da <> giacché le loro sentenze potevano essere appellate ai magistrati della Reale Udienza per il Capo di Cagliari e a quelli della Regia Governazione per il Capo di Sassari. La giurisdizione dei prefetti prevedeva un giudizio di prima istanza nelle città o ville in cui risiedevano, e un giudizio di seconda istanza dalle altre curie locali (capo II, artt. 9,13). L'istituto prefettizio però, espressione della duplice esigenza amministrativa e giudiziaria, poco meno di un ventennio dopo, subisce delle profonde trasformazioni che furono sancite dal regio editto del 19 luglio 1825. Sulla base del nuovo provvedimento furono portate a 10 le circoscrizioni prefettizie, nel contempo fu tolta la giurisdizione ordinaria ai prefetti e gli venne riservato il diritto di voto nelle curie reali e baronali loro subordinate. Nel 1838, con regio editto del 27 luglio, nel quadro di una riforma più ampia riguardante la riorganizzazione del settore giudiziario, seguita all'abolizione della giurisdizione feudale (1836), furono definitivamente disciplinate le Regie Prefetture con l'istituzione di 6 Tribunali (Cagliari, Oristano, Nuoro, Isili, Lanusei e Tempio) da cui dipendevano 85 Mandamenti presieduti da giudici ordinari. Dal Tribunale di prefettura di Cagliari dipendevano 21 Mandamenti (Castello, La Marina, Iglesias, Carloforte, S. Antioco, Villamassargia, Teulada, Villacidro, San Gavino, Pula, Decimomannu, Villasor, Serramanna, Nuraminis, Sanluri, Quartu, Selargius, Sinnai, San Pantaleo, Senorbi', Guasila). Altre modifiche istituzionali si registreranno con l'estensione alla Sardegna degli ordinamenti vigenti in Piemonte, ossia dei codici civile, penale e di procedura criminale, successivamente alla cessazione del Regno autonomo con la perfetta fusione con gli Stati di Terraferma avvenuta nel 1848. Il 12 aprile dello stesso anno il Tribunale di Prefettura fu pertanto trasformato in Tribunale di Prima cognizione.
Tra i fascicoli di questa serie una piccola parte proviene dal Tribunale del Regio Consolato di Terra e di Mare che aveva competenze giurisdizionali in materia commerciale: spettava ad esso <>. Tale Magistrato, istituito con R. Editto 30 agosto 1770, era articolato in 2 sedi una a Cagliari, con a capo il reggente la Reale Cancelleria e due giudici della Reale Udienza e l'altra a Sassari presieduta dal reggente della Reale Governazione e due assessori. Il 5 luglio 1839 furono emanati alcuni provvedimenti riguardanti le cause commerciali per cui furono conferiti ai Tribunali di Prefettura la stessa giurisdizione del Consolato di Sassari per cui <>.
A partire dal 1 gennaio 1849 (art. 54 r. decreto 3 ottobre 1848, n. 293) furono definitivamente aboliti i Consolati di Cagliari e Sassari e le funzioni furono espletate, prima della istituzione dei Tribunali di Commercio, dal Tribunale di prima Cognizione (art.22).
Con il r.d. sull'Ordinamento giudiziario 6 dicembre 1865, n. 2626 recante norme sull'ordinamento giudiziario, furono regolamentate l'organizzazione e le attribuzioni dei Tribunali che assunsero la denominazione di Tribunali Civili e Correzionali mentre, a partire dal 1890, assumeranno la definitiva denominazione di Tribunali Civili e Penali. I procedimenti istruiti presso i Tribunali potevano essere di primo grado per i reati di competenza specifica e di secondo grado ossia di appello dalle sentenze dei pretori.
La documentazione costituita dai fascicoli processuali, nella quasi totalità di natura penale, riflette dunque i cambiamenti avvenuti nell'ordinamento giuridico del Regno autonomo di Sardegna prima, del Regno d'Italia poi.
E' molto probabile che i diversi organi giudiziari succedutisi nel tempo senza soluzione di continuità, abbiano continuato a mantenere presso di sé la documentazione che avevano prodotto i predecessori, e che essa sia infine andata a costituire un complesso quasi omogeneo dove le rispettive provenienze si mescolano, senza però mai confondersi e perdere l'identità.
L'indice elettronico elaborato è la revisione delle pandette manoscritte, coeve al versamento dei documenti: esso riporta il nome degli imputati, la parte lesa, gli estremi cronologici del procedimento, il capo di imputazione o l'oggetto, nel rispetto, per la maggior parte dei casi, della denominazione originaria.
La compilazione dell'indice, avviata come semplice informatizzazione degli elenchi di versamento che riportavano i fascicoli in ordine cronologico secondo la data di definizione del procedimento, suddivisi per pacco (plico) e con l'indicazione del nome dell'imputato e del reato in forma sommaria, si è via via trasformata, con l'aggiunta di nuovi elementi, quali la data iniziale e la denominazione originaria, nella redazione di uno strumento di consultazione più analitico e ricco di informazioni.
Alla realizzazione dell'indice, curato da Carla Ferrante, hanno contribuito in varia misura diverse persone. Nella fase di avvio è stato determinante il contributo di digitazione svolto da Liliana Picciau prima e soprattutto da Rosalba Matta poi, dipendenti dell'Archivio di Stato di Cagliari in qualità di ex-cassintegrate, facenti parte del gruppo dei cosiddetti lavoratori socialmente utili. Hanno poi collaborato tre giovani laureati e laureandi, allievi della Scuola di Archivistica, che hanno svolto il tirocinio per conto dell'Università di Cagliari: Monica Caravati, Valentino Spiga e Annalisa Caboni.
L'ultima fase del lavoro ha comportato la riunificazione delle descrizioni in un'unica banca dati e quindi ha richiesto un notevole sforzo di omogeneizzazione e di ulteriore supervisione generale a cui in parte ha collaborato l'archivista Francesca Desogus (Carla Ferrante).

Bibliografia e fonti

G. DONEDDU, Le Prefetture nel Regno di Sardegna, in <>, 11/13 (1980), pp. 133-154.
M.L. PLAISANT, Politica e Amministrazione sabauda fra Settecento e Ottocento 1. Le Prefetture in Sardegna (1776-1814), Cagliari 1983.

Per gli atti normativi

Leggi civili e criminali del Regno di Sardegna raccolte e pubblicate per ordine di SSRM il re Carlo Felice, Torino 1827.
Archivio di Stato di Cagliari, Atti governativi e amministrativi, 1770 30 agosto (n. 306 vol. 6); 4 maggio 1807 (n. 808 vol. 11); 13 febbraio 1814 (n. 902 vol. 12); 24 dicembre 1821 (n. 1051 vol. 14); 19 luglio 1825 (n. 1133 vol. 15); 10 agosto 1838 (n. 1325 vol. 18); 17 agosto 1839 (n. 1355 vol. 18); 21 aprile 1848 (n. 1845 vol. 25); 3 ottobre 1848 (n. 1809 vol. 25).
R. D. 6 dicembre 1865, n. 2626.
R. D. 1 dicembre 1889, n. 6509.